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il Presidente della Camera di Commercio, Roberto Helg, ladro e ipocrita.

Certo che non c’è fine alla vergogna di politici che rubano, che si fanno comprare da mazzette, che si fanno complici del malaffare e delle varie mafie nostrane. Ma quando un paladino della lotta al “racket”, promotore degli sportelli della legalità ( dove si poteveno denunciare la richiesta del pizzo) viene filmato e registrato durante l’incasso d’una tangente possiamo ben dire di avere toccato il fondo. Un moto di rabbia e di disperazione ci invade e ci soffoca. Sembra quasi che ormai la corruzzione non solo sia dilagante, ma sia passivamente accettata quasi fosse una malattia grave ma cronica del Belpaese. Sino a quando questo governo di ladri e malfattori non darà segnali univoci forti e severi nella lotta alla corruzzione, episodi come questo si ripeteranno e ci troveranno completamente apatici ed assuefatti. La classe politica è completamente scollata dalla gente comune, sembra siano tornati i tempi del vassallaggio, dove i signori del feudo, potevano depredare il popolino con gabelle, balzelli e soprusi. Anche le persone più miti vorrebbero gli amministratori del bene pubblico appesi a grappoli sugli alberi per il collo. E potrebbe succedere…
Leggete quindi questa notizia:

Il Ladro: Roberto Helg

Il Ladro: Roberto Helg

Palermo, 3 mar. – Arrestato nel suo ufficio subito dopo aver intascato la prima tranche di una tangente da 100.000 euro il presidente della Camera di Commercio, Roberto Helg, e’ crollato davanti ai Pm che gli facevano sentire la registrazione delle sue richieste all’imprenditore che lo ha denunciato. E ha ammesso tutto: “Ne avevo bisogno. Ho la casa pignorata”, ha detto ai magistrati.
L’arresto scuote Palermo, dove Helg e’ notissimo non solo come dirigente di Confcommercio da decenni, ma anche come paladino della “legalita’” e dell'”antiracket”: e’ stato arrestato dagli stessi carabinieri ai quali indirizzava comunicati di plauso e ringraziamento quando ammanettavano mafiosi accusati di imporre il ‘pizzo’.
Helg, imprenditore di articoli da regalo in attivita’ a Palermo fin dal 1954 era presidente della Camera di Commercio dal 15 maggio del 2006 e il mandato gli era stato rinnovato piu’ volte: avrebbe dovuto rimanere in carica fino al 2016.
Proprio in virtu’ di questa posizione, sedeva anche nel cda della Gesap, la societa’ di gestione dell’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo, con il ruolo di vicepresidente. In questa veste, ha chiesto 100.000 euro a un ristoratore in cambio del rinnovo della concessione di uno spazio nell’aerostazione. L’imprenditore lo ha denunciato e al momento dell’arresto, Helg aveva un assegno da 50.000 euro e altri 30.000 in contante, appena consegnatigli dalla vittima.
La presidenza dell’ente camerale e la vicepresidenza della Gesap non erano le uniche cariche occupate da Helg, che ricopriva incarichi diversi, tra l’altro e’ stato console onorario della Slovenia, e che negli ultimi anni ha sposato la causa dell’antimafia, sponsorizzando varie iniziative e creando alla Camera di commercio uno “sportello per la legalita’”.
Tutti gli organismi di cui e’ stato dirigente, a cominciare da Confcommercio e dalla Camera di commercio, si sono affrettati a disconoscerlo, con espulsioni e annunci di costituzione di parte civile contro di lui. Cosi’ pure la Gesap, il cui presidente Fabio Giambrone, in una conferenza stampa convocata ad horas, ha assicurato: “Terminato il consiglio di amministrazione, la copia del verbale di oggi sara’ consegnata all’autorita’ giudiziaria affinche’ possa essere a conoscenza di tutti i passaggi di questa brutta vicenda che ci ha messo in una fortissima esposizione. Siamo a disposizione delle autorita’ giudiziarie per dare il nostro contributo e aiuto alle forze dell’ordine per accertare la verita’”


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